Andrea danti

geometra – firenze

Detrazione fiscale per riqualificazione energetica del 65% – Miniguida

Se vengono eseguiti interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti viene riconosciuta una detrazione Irpef pari al 65% delle spese sostenute. Questo è quanto previsto dal Decreto Legge 63/2013 che ha innalzato dal 55% al 65% la percentuale detraibile delle spese sostenute nel periodo che va dal 6 giugno 2013 (data di entrata in vigore del decreto) al 31 dicembre 2013, per la realizzazione di interventi volti al risparmio di energia.

L’Agenzia delle Entrate fornisce in merito un prezioso aiuto ai contribuenti con l’aggiornamento della guida “Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico” di settembre 2013, in cui descrive i vari tipi di intervento per i quali è possibile richiedere la detrazione, gli adempimenti richiesti e le procedure da seguire per poterne usufruire.

In particolare, la guida fornisce indicazioni su:

  • soggetti che possono usufruire della detrazione
  • interventi ammessi
  • certificazioni necessarie per beneficiare dell’agevolazione fiscale
  • modalità di pagamento
  • documentazione da conservare ed esibire al Fisco in caso di controllo

 

Fonte: Biblus-net by Acca

Agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie: guida dell’Agenzia delle Entrate ottobre 2013

Tra gli oneri portati in detrazione Irpef, ampia applicazione trova l’agevolazione per le spese sostenute in seguito ad interventi di ristrutturazione edilizia.
La disciplina sulle detrazioni fiscali è in continua evoluzione, con proroghe e modifiche frequenti.

 

L’Agenzia delle Entrate provvede in maniera sempre tempestiva ad aggiornare le indicazioni contenute nell’utilissima guida alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie.
L’ultima versione che proponiamo in allegato a questo articolo è di ottobre 2013 e contiene le indicazioni per richiedere correttamente la detrazione e tutte le modalità per conseguire il beneficio fiscale.

 

Gli argomenti trattati nella guida sono:

  • Chi può usufruire della detrazione
  • I principali tipi di intervento ammessi alla detrazione Irpef
  • Cosa fare per fruire della detrazione
  • Cumulabilità con la detrazione Irpef per il risparmio energetico
  • Detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici

 

Fonte Biblus-net by Acca

Bonus Mobili: miniguida dell’Agenzia delle Entrate

Il Decreto 63, in vigore dal 6 giugno 2013 e convertito in legge 90/2013, ha prorogato al 31 dicembre 2013 le detrazioni fiscali per interventi di efficientamento energetico degli edifici (che passano dal 55 al 65%) e per le ristrutturazioni edilizie (dal 36 al 50%), estendendo la detrazione anche all’acquisto di mobili ed elettrodomestici per l’immobile ristrutturato.

 

L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n.29/E del 18 settembre 2013, torna sul tema delle agevolazioni fiscali, fornendo una serie di utili chiarimenti su:

  • detrazione del 65% per interventi di riqualificazione energetica degli edifici
  • detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie e del 65% per l’adeguamento sismico
  • detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici
  • detrazioni per piccoli lavori
  • lavori su parti condominiali
  • metodi di pagamento
  • documenti da conservare in caso di accertamento

L’Agenzia scioglie un nodo critico relativo al bonus mobili: la detrazione si applica alle spese sostenute per l’acquisto di mobili dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013 anche per tutti gli interventi effettuati dal 26 giugno 2012 e non solo per quelli dal 6 giugno 2013 (il presupposto per accedere al bonus mobili è usufruire di una detrazione del 50% per spese sostenute dopo il 26 giugno 2012).

 

L’Agenzia ritiene possibile, inoltre, che le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici possano essere sostenute anche prima di quelle per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che siano stati già avviati i lavori di ristrutturazione cui detti beni sono destinati. In altri termini, la data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione.

 

Viene precisato che i mobili, per essere detraibili, devono essere nuovi e non usati; rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo: letti, materassi, armadi, librerie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze e sono incluse anche le spese di trasporto e montaggio.
Sono inclusi anche gli apparecchi di illuminazione, mentre ne restano esclusi pavimenti, tende e complementi d’arredo.

La vera novità contenuta nella Circolare è relativa alle modalità di pagamento: l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici potrà avvenire anche con carta di credito o debito (bancomat). Per le spese relative alle ristrutturazioni, invece, è obbligatorio il bonifico bancario.
Non è invece possibile il pagamento tramite assegni bancari, contanti o altro.

Fonte: Biblus-net by Acca